ESISTE UN MODO PER CANTARE LE NOTE ACUTE A VOLUME BASSO SENZA SENTIRTI STROZZATO COME SE UNA LISCA DI PESCE TI OSTRUISSE LA GOLA?
Cantare le note acute senza gridare rimane un sogno per molti. A cantare forte siamo tutti bravi. Chi più, chi meno se la può cavare aumentando il volume, spingendo un po’ d’aria in più e portandosi a casa l’acuto in qualche modo.
Ma se la fortuna è una dea bendata, significa che una seconda volta raramente ti potrà ricapitare.
Se sei un/a cantante sai quanto è fastidiosa quella sensazione di “controllo limitato” della tua voce: “Cavolo, ieri sera mi veniva bene e oggi al concerto non capisco cosa sia successo! Ogni volta è la stessa storia…come sarebbe bello se la voce ubbidisse sempre ai miei comandi!”
A parte l’ansia da prestazione pre-concerto, esiste un modo per riappropriarti del controllo della tua voce e non parlo dell’approccio “Qui comando io e questa è casa mia”, ma di un modo delicato (hai letto bene, ho detto delicato) di trattare le tue preziose ed uniche corde vocali.
Sì, perché stiamo parlando di due piccoli bastoncini posti all’interno della nostra laringe di circa un centimetro e mezzo di grandezza.
Capisci da solo l’importanza di trattarle con le dovute maniere.
Quindi, stabilito che è meglio usare l’approccio “Che ne dici se ne parliamo?” piuttosto che usare il pugno di ferro, da qui in avanti possiamo trovare un modo per farci “ubbidire”, e non parlo di una volta ogni tanto, ma di almeno novantanove su cento.
Altrimenti non si chiamerebbe Tecnica Vocale.
CANTARE LE NOTE ACUTE NON È UNA QUESTIONE DI FORZA
Pensi che cantare le note acute sia davvero una questione di forza? Quando usiamo la violenta spinta del fiato per ottenere dei suoni rock, tosti, graffiati, ecco… sai cosa succede lì dentro?

Oppure quando hai corso per venti chilometri per tre giorni di fila perché volevi dimagrire a tutti i costi e poi, tutto ad un tratto, le ginocchia hanno deciso di mollarti sul più bello.
Il segreto per cantare bene e a lungo è inviare la “giusta” quantità di aria alle corde vocali ogni volta che vorrai cantare. Se ne abusi sarai fregato per sempre. Mettilo bene a mente.
L’errore che molti cantanti commettono quando vogliono cantare le note acute è quello di concentrarsi sull’emissione del suono (quindi solo sul risultato) e non sul processo per ottenerlo, dimenticandosi così della loro fonte di energia.
Indovina un po’ di cosa sto parlando?
Te la faccio semplice, se hai un’auto super sportiva da 500 cavalli con il serbatoio vuoto, la potrai utilizzare solo per fare i selfie e mostrare a tutti i tuoi amici quanto è bella, ma se vuoi davvero liberare la sua potenza devi essere disposto a pagare la benzina per farla andare.
La benzina per il cantante è l’aria, senza questa non può esistere suono, a patto che sia dosata nella giusta quantità.
Per cantare le note acute con la voce morbida, a basso volume, NON è quindi necessaria una maggiore quantità di aria, ma un maggiore controllo della stessa.

Ok Salvo, tutto bello e interessante…ma cosa devo fare alla fine per cantare piano negli acuti?
Ci stavo giusto arrivando.
Dovrai imparare ad usare il tuo organo principe che fino a qualche anno fa non sapevi neanche di possedere: il DIAFRAMMA.
Sostenere dei suoni morbidi nella tua zona acuta è possibile, ma non è semplicissimo: devi allenare tantissimo il tuo diaframma fino a quando il suo movimento produrrà una risposta proporzionata all’impegno fisico che ci stai mettendo.
All’inizio avrai come l’impressione che cambi poco, che il tuo diaframma sia pigro, ma è questo il momento di insistere. Considera che lo stai iniziando ad allenare o ad utilizzare in un modo nuovo, diverso dal solito, in modo consapevole.
CANTARE LE NOTE ACUTE NON DEVE ESSERE LA TUA PRIMA PREOCCUPAZIONE
Fai finta che quello che stai leggendo sia vero, concedimi un atto di fiducia anche se ancora non mi conosci o non hai mai studiato con me. Ne varrà la pena.
Ciò che adesso ti sembra nebuloso, incerto e poco chiaro, presto ti apparirà in una forma totalmente diversa, avrà finalmente una logica e i tuoi dubbi via via si dissolveranno, mentre la tua voce inizierà a darti ascolto.
Dunque tornando ai suoni morbidi, ti servirà una quantità maggiore di energia del diaframma, perché dovrà fare in modo di non “spingere” troppa aria alle corde vocali, né troppo poca da farti strozzare letteralmente.
Quindi, a differenza di quanto tu possa pensare, sostenere e cantare le note acute a volume basso richiederà un impegno maggiore da parte del tuo diaframma, che via via andrà a diminuire nel momento in cui innescherai la perfetta sincronizzazione tra il suo movimento e il suone emesso.
È l’esatto opposto di ciò che sei portato a fare per istinto: dare più fiato tentando di cantare. Non funziona così.
Ok, ma allora quelli che insegnano le super tecniche segrete per cantare acuti incredibili senza nemmeno respirare, oppure le magiche tecniche moderne di Broadway che trasformano la voce in quella di Freddie Mercury?
Se pensi che apprendere una tecnica di canto solida per cantare le note acute sia un giochino del tipo: “Fai così, senti questo, ti vibrerà la testa…”
beh, posso dirti che sei sulla strada sbagliata e io non posso aiutarti, semplicemente perché non esiste un modo facile ed immediato per ottenere risultati eccellenti nella vita, nemmeno nel canto.
Devi lavorare sulla respirazione centrale e sulla gestione inversa del diaframma, quella che lì fuori nessuno ti insegna.
Devi concentrarti principalmente sul processo, quindi sugli esercizi di preparazione alla fonazione – capisco che è dura rinunciare inizialmente a cantare le tue canzoni preferite in attesa di apprendere il modo corretto per farlo – ma questo è il piccolo prezzo da pagare per beneficiare dopo della tua “vera voce”
Ti stai chiedendo se esiste un modo per rendere la tecnica vocale meno noiosa e pesante?
Beh, credo di poterlo dimostrare, anzi, fa parte del mio obiettivo per cui sto creando tutto questo: dare una taglio netto ai metodi lunghi pieni di tecnicismi, che ti richiedono ore ed ore di studio (che tu non hai) fino a farti odiare il canto.
Preferisco passare alla pratica dei concetti chiave da applicare subito alla tua voce, al tuo timbro, quelli strettamente necessari allo sviluppo della tua vocalità che ti permetteranno di impiegare un terzo del tempo per ottenere risultati migliori.
P.S.
Per cantare le note acute a volume alto, devi partire dalla stessa base del “cantare piano”, solo dopo che i bordi delle tue corde vocali si saranno abituati, potrai aumentare il volume (senza sforzo) ed ottenere dei suoni potenti da sovrastare gli altri strumenti.
Per cantare le note acute a volume alto, devi partire dalla stessa base del “cantare piano”, solo dopo che i bordi delle tue corde vocali si saranno abituati, potrai aumentare il volume (senza sforzo) ed ottenere dei suoni potenti da sovrastare gli altri strumenti.
Scrivi ad ==>> assistenza@vocealtop.com se vuoi iniziare a farti ubbidire dalla tua voce.
Buona musica!
Salvatore Cilia
2 risposte
Caro Salvatore, hai ragione su tutto. A me piace cantare per puro divertimento e sì che vorrei cantare bene, senza urlare, ma è altresì vero che per me è difficile imparare in modalità da “autodidatta”, poi se aggiungiamo che no so un accidente di musica la resa è inevitabile. Comunque voglio ancora sperare.
Help me!!!
Nella fase iniziale è normale Marino, prendi i punti di riferimento che trovi nel mio video corso gratuito e non mollare!!