I meccanismi laringei e i registri vocali

ECCO QUALI SONO I MECCANISMI LARINGEI E I REGISTRI VOCALI

I MECCANISMI LARINGEI CHE INTERESSANO LA VIBRAZIONE DELLE CORDE VOCALI SONO QUATTRO e vengono chiamati:

  • Meccanismo M0
  • Meccanismo M1
  • Meccanismo M2
  • Meccanismo M3

Considerando che continuate a farmi delle domande su questo argomento molto tecnico, da EVITARE come la peste per l’insegnamento ed apprendimento della tecnica vocale, ho pensato di fare una sintesi di quello che succede all’interno della nostra laringe ogni volta che emettiamo un suono sia parlato che cantato.

Ribadisco il concetto che chi utilizza questi termini tecnici per l’insegnamento del canto spesse volte lo fa per darsi un tono o per creare un distacco maestro-allievo dando l’impressione di essere un professionista di livello.

Quindi non mi chiedete cosa succede “quando faccio il DO5 in testa con l’aria nel naso mentre penso all’uccellino che vola e mando la voce in avanti…” perché NON vi risponderò.

L’insegnamento del canto NON ha niente a che fare con il fatto di renderlo difficile ed INCOMPRESIBILE a chi vuole apprenderlo, anzi è l’esatto contrario.

Dovrebbe essere una cosa scontato ma chissà come mai oggi per imparare i più semplici dei concetti base bisogna praticamente girare l’Italia in lungo e in largo alla ricerca di un insegnante comprensibile.

Il progetto Voce al Top e la sua divulgazione nascono proprio da questa mia volontà di ridurre il numero dei concetti legati alla tecnica vocale, semplificandoli al massimo in modo da essere fruibili anche da un bambino che vuole cantare bene.

Detto questo, la mia sarà una descrizione “agnostica” dal punto di vista dei generi musicali, quindi non entrerò nel merito di uno o dell’altro.

TRA I MECCANISMI LARINGEI IL PRIMO È: M0

Il primo meccanismo laringeo che interessa le nostre corde vocali si chiama M0, è relativo alla zona più bassa della nostra voce, quindi sotto la voce di petto, per intenderci.

Qui le corde vocali vibrano lentamente ma con una maggiore ampiezza vibratoria, il suono prodotto in questa posizione laringea è tendenzialmente rauco, come se friggesse… si forma perché nel movimento delle corde vocali interviene principalmente il muscolo tiroaritenoideo e pochissimo il cricotiroideo.

Riconoscete questa voce meglio al mattino dopo essere andati a letto molto tardi e vi ritrovate a parlare come un “cavernicolo”.

In questa zona agiscono anche le false corde e gli aritenoidei che restituiscono un effetto sonoro diverso dalla normale voce parlata.

Dovete pensare alle nostre corde vocali come a quelle di un violoncello, quelle più spesse vibrano nell’esecuzione dei suoni più gravi e ne potrete vedere l’oscillazione, perché molto più lenta: rispetto all’ottava superiore vibreranno infatti esattamente alla metà della velocità, quindi avranno una frequenza vibratoria notevolmente più bassa.

Il vocal fry viene utilizzato principalmente nella musica metal al fine di creare un effetto ben preciso: simile al “ringhio” o ad un “urlo”, dal suono aggressivo e molto duro.

IL PIù IMPORTANTI TRA I MECCANISMI LARINGEI 
Il meccanismo laringeo M1 riguarda la voce parlata fino alla voce mista (voce di petto) prima del passaggio di registro.

In questa zona la massa cordale è spessa e sono presenti le armoniche fondamentali, qui interviene via via di più il muscolo cricoaritenoideo e sempre meno il tiroaritenoideo.

È molto comune sentire cantare in questo registro e con questo meccanismo, la musica pop per esempio è basata principalmente sulla voce di petto che ne utilizza le caratteristiche.

Nel canto lirico è più utilizzata tra le voci maschili, mentre le voci femminili tendono a passare in consonanza di testa (meccanismo M2) fin dalle prime note.

Nel canto moderno italiano 9 cantanti su 10 utilizzano principalmente il meccanismo laringeo M1, sintetizzato in voce di petto.

Alcuni esempi sono:

  • Fiorella Mannoia
  • Mina
  • Giorgia
  • Noemi
  • Emma Marrone
  • Gianna Nannini
  • Laura Pausini

IL MECCANISMO LARINGEO 2: M2
Il meccanismo laringe M2 è quello che “scatta” dopo il famoso passaggio di registro vocale fino ad incontrare la cosiddetta voce di testa o di consonanza di testa (uso questa definizione solo per praticità didattica).

Avviene quindi il tiraggio delle corde vocali ad opera del muscolo cricoaritenoideo mentre diventa sempre più assente il tiroaritenoideo.

Sul meccanismo laringeo M2 avviene il “passaggio del testimone” tra le corde vocali: il muscolo tensore di sotto lascia spazio al muscolo tensore superiore, allungando le corde e diminuendo lo spessore di vibrazione.

Aumenta la frequenza vibratoria e diminuisce la massa vibratoria del lembo cordale.


Pensiamo adesso qui alla nostre corde vocali come a quelle di un violino: per intonare i suoni più acuti utilizza quelle più sottili.

In questo meccanismo le corde vocali emetteranno dei suoni (apparentemente) più flebili perché prive di una parte di armoniche fondamentali, ma che possono essere propagati con più potenza in ambienti creati ad hoc, tipo i Teatri d’Opera.

Il falsetto avviene tramite il sollevamento della laringe e la vibrazione del solo bordo libero delle corde vocali, dunque è da considerare come un “falso registro” anche se utilizza il meccanismo M2, il controllo vocale infatti risulta ridotto (poco volume e bassa capacità di controllo del vibrato).

Durante l’emissione vocale di falsetto inoltre c’è un maggiore passaggio d’aria con un conseguente suono più arioso, questo per via della posizione stessa delle corde vocali, completamente tirate e libere di vibrare solo nel bordo più esterno.

P.S. La voce di testa è in realtà quella che si riesce a sentire meglio nei teatri, a patto che sia ben sostenuta dal fiato con una tecnica lirica o affine.

Il suo volume ed ampiezza possono essere amplificati ulteriormente tramite un sapiente uso del diaframma.

Il MECCANISMO LARINGEO 3: M3
Infine c’è il meccanismo laringeo M3, chiamato anche di “registro di fischio” in cui le corde vocali sono tese e non vibrano, l’aria infatti passa attraverso un forellino glottico anteriore e viene per questo percepito come un fischio appunto.

Detto ciò usatelo per la vostra cultura personale, in modo da capire quello che succede dentro di voci quando cantate o semplicemente parlate, ma NON cercate di cantare pensandoci.

Una delle cantanti più conosciuta per il suo registro laringeo M3 (registro di fischio) è Mariah Carey, potrai ascoltare un esempio nel video qui sotto:

L’apprendimento del canto passa per l’imitazione dei suoni con la propria voce alla corretta altezza.

Scrivi le tue domande e commenti qui sotto.

Un buon canto a tutti!

Salvatore Cilia

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Salvatore Cilia

Cantante Lirico e creatore di Voce al Top­­™, il metodo di canto che ti permette di aggiungere fino ad una ottava di estensione alla tua voce in un terzo del tempo a prescindere dal genere musicale.

3 risposte

  1. Buongiorno Maestro Cilia, intanto Le faccio i miei complimenti per le sue pubblicazioni su YouTube, video interessantissimi. Volevo chiederLe…è possibile partendo da un suono in falsetto ( non troppo acuto) e mantenendolo mentre si abbassa la laringe facendola basculare ottenere un suono in registro di testa!? Spero la mia domanda sia comprensibile…Grazie per una Sua cortese risposta. Andrea

    1. Ciao Andrea, ti ringrazio 🙂 Mmh… sentirai comunque lo stacco da voce di falsetto a “voce piena”; cosa diversa invece è usare la mezza voce a corde addotte (sembra falsetto ma non lo è) in questo modo, grazie al sostegno, potrai potenziarla fino ad aumentarne volume e pienezza timbrica.

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